PERCORSI AL FEMMINILE - Progetto per 5 danzatori
Rock me Mr. Hamlet”
Coreografie e
regia Simonetta Pusceddu

..">Compagnia danzalabor

nicol opheliaSi tratta di un progetto pluriennale nato nel 2005 e si compone di 4 sezioni sperimentali la cui fonti sono dettate dall’indagine di diversi testi letterari e testi poetici; un percorso di lettura critica del testo e dei segni come sperimentazione “dalla voce al corpo”; similitudini linguistiche tra il verbo e la danza intesa come espressione visiva dei testi presi in esame nel corso del quinquennio.

VEDI FRAMMENTI VIDEO

rock niki e anna

“ROCK ME MR. HAMLET” - Percorsi al femminile,
“Fragilità il tuo nome è donna” – soliloquio atto 1° scena 2° dell’Amleto – paradigma e archetipo attraverso il quale questa scrittura coreografica vuole dar voce al personaggio di Ophelia,; un percorso dunque al femminile che mette in luce il dramma come metafora illuminante del dolore e  dell’abbandono, dentro una cornice fiabesca e onirica. Surreale e grottesca rappresentazione della tragedia individuale e del disastro collettivo, in “Rock me Mr. Hamlet”, Amleto diventa l’incarnazione femminile attraverso la proiezione dei 4 personaggi di Ophelia, proiezione della sua follia e delle  sue visioni. Una creazione strutturata in una sequenza di assoli creati sulle peculiarità emotive e sulla natura interpretativa dei danzatori coinvolti. In scena personaggi antitempo, antimateria, antiluogo, dentro l'immaginario di creature di un mondo femminile e maschile insieme.
Il percorso strutturato come la tragedia greca, mette in luce il lievitare della vita nel corpo, nella natura, nel sesso, nell'acqua, nel delirio e il richiamo incessante all'Origine e alla Trascendenza: “la stessa Origine, non veduta come passato, ma come fondazione dell'attuale e proiezione nel futuro: il senso del precipizio e l'angoscia implacata: lo stridore e l'armonia: la certezza che i due princìpi Maschio e Femmina sono indeterminati e coabitano nell'opposizione, repressa e negata dalla volontà di potenza: il valore assoluto della seduzione: il Fato, gli dei, dentro e fuori l'umano: lo strazio e la santità: il lungo vagabondaggio dell'uomo e la tenerezza, l'unicità della persona....”

La scena artigianale è fattta di materiali poveri e riciclati.

DENOMINATORI COMUNI AL PERCORSO PLURIENNALE
La coreografia raccoglie i segni la metrica e la scrittura del percorso pluriennale, come un work in progress di diverse ipotesi di lettura delle fonti che hanno trovato espressione nel nuovo progetto coreografico, tra queste fondamentale il lavoro di interpretazione e lettura delle sculture di C.Nivola, secondo il metodo da lui suggerito del "sand Casting".
Lo sguardo dello spettatore sia sulla stessa traiettoria dello sguardo del danzatore, che infatti spesso porge le spalle piuttosto che la parte anteriore come la consuetudine vorrebbe;
La reiterazione del gesto portato all’estremo che indica l’implosione e mai l’esplosione dell’azione;
la Stasi _ stasimo secondo la struttura della tragedia greca _che detta la metamorfosi evocativa degli interpreti, attraverso il silenzio e il respiro dei danzatori;
Il caos _ ispirato ad uno scenario tipicamente Bauschiano_ elemento peculiare alle creazioni coreografiche della compagnia danzalabor che riferisce come _ prendendo in prestito una riflessione di C.E. Gadda_ nel caos di questo mondo, convivono il bene e il male, le ‘verità, la ferocia, la spasimante ironia’
 L’uso dell’elemento acqua, il lavaggio nasconde la visione femminile della vita che contiene l'origine di tutte le cose, il luogo in cui tutto comincia e a cui tutto ritorna, inteso come battesimo e purificazione:

 

Coreografia: Simonetta Pusceddu
Drammaturgia: Simonetta Pusceddu con la collaborazione di Marco Gargiulo
Interpreti: Aldo Canessa, Nicole Cefis, Ilaria Gallus, Elisa Melis, Annalisa Rocca
Costumi e scenografia: Simonetta Pusceddu, la scena artigianale è fattta di materiali poveri e riciclati.
Light designer : Gianni Melis con la collaborazione di Enrico Sau

Produzione tersicorea © 2011 Cagliari - in parternariato con il logo raid

 

B
I
O
G
R
A
F
I
A

 

 

 

Simonetta Pusceddu,
Si forma nel campo della danza e si perfeziona in Pedagogia della Danza presso l'Università La Sorbona di Parigi, con borsa di studio per l'ottima affermazione nell'area disciplinare danza. Approfondisce i suoi studi in Didattica della Danza presso la Scuola "Académie de Danse Classique Princesse Grace de Monte-Carlo" - Francia - diretta da Marika Bresobrasova. Fonda il "Centro di formazione e diffusione per una nuova pedagogia della danza e del teatro: "Tersicorea" "  luogo di sperimentazione di nuove tendenze che partono dall'indagine delle tecniche originali della danza contemporanea, attraverso la collaborazionedi coreografi, danzatori e attori della panoramica nazionale e internazionale.
Struttura la sua metodologia d’insegnamento e coreografia attraverso l’integrazione di diverse discipline artistiche influenzate dagli insegnamenti e di diversi maestri e artisti che hanno contribuito allo  sviluppo della relazione tra i diversi linguaggi dell’arte: la danza, il teatro, le arti visive e il patrimonio ambientale e di memoria storico/culturale.
Dall'arte scenica all'arte visiva, per una percezione di una vasta dimensione culturale, nascono i progetti da lei battezzati:
"Danzarchitetture"; "Mitologia, luoghi e contemporaneità”; Europa, culture in movimento Archeodanza”. Percorsi al femminile nasce nel 2005 come "progetto madre" in cui confluiscono creazioni coreografiche fondate sulla poetica della scrittura di diversi poeti e scrittori.

Produzioni ultimi 10 ann
i

"CandidoCosimo" dal Candide di Voltaire (2000);
"Verso il labirinto” tratto dai testi  letterari: ‘Il minotauro’ di F. Durrenmatt e ‘Chi non ha il suo minotauro’  di M, Yourcenar. (2001)
"Dalle Baccanti” studio tratto dalla tragedia:    “Le Baccanti” di Euripide, edizione Sanguineti, regia di Franco Piacentini (2002)
“Il Dante della Commedia”
: Percorso dall’Inferno di Dante , regia di Antonio Piovanelli (2003)
:“Giovanna D’Arco” Materiale vivo dagli atti ufficiali del processo, conclusosi il 30 maggio 1431 con la condanna  e la messa al rogo di Giovanna - Regia Roberto Del Gaudio (2004)
"Romeo e Giulietta” Percorso coreografico, teatrale e musicale dell'opera di Shakespeare - Regia Roberto Del Gaudio (2004)
“Il Secchio d’abete” da “La signora delle vigne” di Ghiannis Rtzos regia e coreografia Simonetta Pusceddu (2005)
“Almeno gli angeli possano volare” studio coreografico secondo la poetica della luce di Caravaggio (2006)
“Archeodanza”  Rassegna di danza contemporanea attraverso la rivisitazione del patrimonio storico del territorio della Sardegna, sottolineando la relazione tra arte, cultura, storia, tradizioni ed ambiente;la classicità e contemporaneità del linguaggio della danza, all’interno di una scrittura registica e di dialogo tra musica, drammaturgia, teatro di parola e arti visive. (2006/07)
“Punto…punto e virgola… due punti” dal racconto “C’era due volte il barone Lamberto” di Gianni Rodari (2008)
"Assolo per 12 danzatori “con un tocco di follia” 1° e 2° edizione Omaggio allo scultore Costantino Nivola (2008/2009)
"Partitura per minestrone"
balletto in un solo atto secondo la poetica di Carlo Emilio Gadda (2009/2010)

Marco Gargiulo
Marco Gargiulo è Professore associato di Linguistica italiana all'Università di Bergen e insegna Italiano della comunicazione all'Università di Milano. Si occupa di studi nel settore dell'italiano nel XVI secolo, di didattica della lingua, di linguaggi giovanili e di lingua dei media. Per anni si è dedicato alla ricerca anche in campo teatrale, lavorando in numerose produzioni sia come attore che come regista, dedicandosi anche all'attività di formatore. Questa è la sua seconda esperienza con Simonetta Pusceddu e con la compagnia Danzalabor.


Vi invitiamo a prendere contatti presso:
Via Nazario Sauro,6 - Cagliari
tel: 070/275304 - cell: 328/9208242.
e.mail: [email protected]
www.tersicorea.it
produzioni
organizzazioni